Con gli amici e compagni di dxpedition e contest del VRDXTEAM avevamo fatto diverse esperienze con le antenne verticali con le canne in vetroresina. Monopoli, bibanda e tribanda. Esperienze con il numero di radiali, balun ect. Il tutto per ottimizzare gli impianti di antenna dove andavamo a fare contest o IOTA dxpedition. Colgo l’occasione per ringraziare gli amici del Team: IK3JBP, IW3ICK, I3JRF, IK3SCB, IZ3JKI, IW3ILP, IU3BXI e IK3IUL senza di loro non avrei avuto l’occasione per fare queste esperienze e scrivere questo articolo che volentieri voglio condividere.

In un gruppo di lavoro si sperimenta, ci si diverte e la voglia di provare cose nuove, man mano che si acquisiscono conoscenze, è sempre stimolante. Noi che ci proviamo in condizioni portatili cerchiamo di unire la performance con la praticità. Il poco tempo che si ha a disposizione, sfruttarlo al fine del miglior risultato possibile.

Era da tempo che volevamo provarci con i sistemi in fase, visto che in dxpedition e contest lo spazio a disposizione non ci manca. Si trattava di trovare un sistema pratico e possibilmente meno critico dato che quando siamo fra fari e isole italiane ed estere non si hanno i tempi e le condizioni di chi può permettersi una stazione radio ubicata in modo permanente nel tempo. In rete avevo trovato diverse esperienze di colleghi radioamatori tutte più o meno complesse e applicabili, ma una mi aveva interessato per la sua semplicità, senza perdere di vista la performance, che alla fine è quello che conta, per non ritrovarsi con un impianto simile a una verticale singola, vanificando così gli sforzi profusi. Alla fine ho deciso di optare per il sistema Christman che è un ottimo banco di prova per introdursi nel complesso mondo delle antenne con elementi attivi. Ho optato per la soluzione di sfasamento a 71 gradi anzichè a 90 con ritardo di fase di 84 gradi. Mi è sembrata la soluzione migliore stando alle note di John ON4UN. Per ottimizzare questi sistemi serve del tempo per provare nelle condizioni più varie e le variabili in gioco sono tante.


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Non ho fatto altro che copiare un progetto del 22 maggio 2011 di W4FNR. Per ulteriori info cliccare qui

La distanza fra le 2 antenne si può portare a 1/4 di lambda come a 1/8 di lambda e qui sotto sono riportati i lobi di irradiazione catturati sul sacro libro “Low Band Dxing” di ON4UN  dove mi sono ulteriormente documentato.


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Il progetto di W4FNR è molto semplice e pratico. Si tratta di curare sopratutto le misure dei cavi che determinano lo sfasamento di 71 e 84 gradi. Ho utilizzato un VNA molto più preciso dell’analizzatore d’antenna (RigExpert AA-54). Per avere la massima precisione, le misure dei cavi vanno effettuate con i cavi inseriti nella scatola di commutazione. Questo perchè la risonanza dei cavi tiene conto anche dei piccoli segmenti che sono saldati nei relays.


Calcolo 2 vert in fase metodo Christman


Ho utilizzato componenti di recupero che avevo nel classico cassetto per costruire questo prototipo. I relays sono dei comuni SPDT a 1 scambio da 10A, tengono bene fino a 1kw di potenza d’uscita.


Box w4fnr vert in fase


Per non avere problemi nella fase di accoppiamento e sfasamento,  le  2 antenne verticali devono essere assolutamente identiche con il rapporto di ROS  di 1:01. Inquanto, inevitabilmente, quest’ultimo si alza. Se le perdite saranno molto contenute fin dall’inizio, siamo sulla buona strada. Consiglio di portare la risonanza delle singole antenne a circa 100 khz più in basso rispetto a quella desiderata. Una volta accoppiate le antenne la risonanza si posizionerà verso l’alto ottenendo l’effetto voluto.  Questa è una fase delicata e critica del sistema e di conseguenza le prove vanno effettuare mantenendo gli oggetti in gioco sempre nella loro posizione iniziale.


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Il sistema allestito svolge il suo lavoro egregiamente senza problemi di sorta. Il controllo avviene a distanza, attraverso una console posizionata nella stazione radio. Questa console è collegata alla scatola di commutazione attraverso il cavo tripolare che alimenta o/e interrompe l’alimentazione dei 12v continui che servono ad alimentare i relays.

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Il sistema è stato provato in occasione del JIDX contest con ottimi risultati. Già al primo impatto il ROS si è mantenuto a livelli più che accettabili (1:3). Rispetto a una sola verticale la differenza in ascolto è molto marcata e i +3db di guadagno ci stanno tutti. Anche il F/B rispecchia i -20db guardando i segnali attraverso lo Smeter della radio ma sopratutto ad orecchio. Prove in TX: Dai corrispondenti abbiamo ricevuto la conferma che variando le posizioni fra endifire e broadside la differenza si nota in modo significativo con 2-3 punti Smeter. Ora ci resta da provare lo sfasamento con i sistemi ibridi eliminando così i cavi coassiali un peso in più per chi opera in condizioni portatili.  Alla prossima.

73 Walter – I3VJW