Anche il CQBBI 2016 è già alle spalle con le considerazioni, da parte di tutti i componenti del team, tutto sommato più che soddisfacenti di come sono andate le cose, sia per quanto riguarda i test sulle antenne, la parte prettamente agonistica e la convivialità.
Non solo dall’esperienza acquisita durante il contest italiano 40&80 del dicembre scorso, dove si era constatato che l’antenna verticale dei 40m con radiali alti non ci aveva permesso di ottenere una performance accettabile per questo tipo di contest, abbiamo optato per antenna la versione bi-banda (40-80m) con 20 radiali a terra. Questa volta l’antenna dei 40m era una verticale a L posizionata con il braccio laterale che aveva l’angolo a -30°.
La scelta si è dimostrata senza alcun dubbio azzeccata in quanto ci ha permesso di incrementare il qso/h rate rispetto alle altre esperienze finora provate. Inoltre, abbiamo constatato che, durante tutta la sessione del contest, era diminuito notevolmente il noise e i segnali deboli in radio erano mediamente più comprensibili.Evidentemente con questa configurazione i lobi laterali si sono alzati di circa 15-20° rendendo il traffico più agevole con qso su tratte corte.
L’aggiunta di un buon numero di radiali (25) ha notevolmente abbassato il return loss portando la resistenza di irradiazione a valori più vicini al classico dipolo orizzontale(70-80 ohm). Da 25 ohm a 56 ohm con perdita di potenza di 7w su 550w erogati. Mentre per la verticale degli 80m siamo rimasti alla configurazione classica del 1/4 d’onda. Sebbene con aggiunta di altri radiali, che hanno abbassato il return loss, non è ancora ottimizzata per questo tipo di contest. Infatti nel corso dell’attività contest, stazioni USA e canadesi arrivavano con buoni segnali evidenziando così che l’antenna è più prestata per un traffico DX.
Questo lo sapevamo ma, i risultati dei contest precedenti e la scelta di fare un test per volta ci imponevano di riproporre questa configurazione. In futuro per questo tipo di contest proveremo una versione a L anche per questa banda. La verticale ¼ d’onda a L con braccio orizzontale a -30° per la banda dei 160m con 4 radiali a 1/4 d’onda (40m) e i rimanenti 12 a 1/8 d’onda (20m) si è dimostrata la migliore in assoluto. Vuoi per la piccola fetta di frequenza concessa dal ministero, la conseguente e giusta regola del 10+10 imposta dal regolamento del contest, la gran parte di stazioni italiane che trasmettevano con antenne di fortuna, non è stato possibile acquisire un risultato più brillante da poter incrementare ulteriormente il punteggio per quella banda che comunque rimane fra i migliori punteggi acquisiti nell’intero contest in 160m.
Che dire del punteggio che abbiamo acquisito nel CQBBI 2016 ? Abbiamo raddoppiato il punteggio rispetto al CQBBI 2015 con il nominativo: IU3BXI/3, dove operavamo dal Polesine Rodigino, grazie anche a una migliore operatività (piccoli cibioti crescono) che si evidenzia dal numero di moltiplicatori e dal qso/h rate più alto. Il nostro target era stato fissato a 890 qso, 400 provincie, 180 MDXC con un punteggio di 1,4K punti. Non è stato centrato ma ci siamo avvicinati molto. Siamo stati non sufficientemente cattivi in 80m durante la notte quando abbiamo stentato a chiamare in fonia per non disturbare chi si riposava per essere pronto per il prossimo cambio. Bastavano poco meno di 100 qso per raggiungere il target prefissato. Malgrado i soliti problemi che emergono durante un contest è stata una ulteriore esperienza positiva che se ci collocherà fra le prime 10 stazioni nella classifica dei MO All band è un risultato che ci gratificherà molto. Bisogna considerare che nel panorama italiano dei contest, specie nei ultimi anni, è in atto una evoluzione di contest team sempre più numerosi e agguerriti, con anni di affiatamento ed esperienza non trascurabili. E’ senz’altro una cosa positiva che accresce competizione, socializzazione e sperimentazione.
Così non è da trascurare quelle stazioni che ottengono risultati di rilievo indiscusso, operando da location di centinaia di metri sopra il livello del mare e collocate strategicamente da poter ricevere segnali sul corto raggio anche di stazioni che utilizzano antenne di fortuna e conseguente potenza QRP.
Fermo restando che il noise rimanga a livelli molto bassi. Altrimenti il vantaggio viene risucchiato dal qrm che rende la ricerca e il pile up ingestibili ma che comunque si riescono a recuperare in parte nelle diverse situazioni che man mano si presentano durante il contest fintanto che le stazioni sono in portata di orizzonte e la propagazione corta. Non è così invece per le stazioni che solo locate in pianura che se la devono vedere con il noise urbano e l’orizzonte pressoché più che dimezzato. Questo si sa che fa parte del mondo dei contest ma è anche una ragione in più per lasciare lo spazio alla sperimentazione, a soluzioni alternative che possono diminuire il gap a partire dall’operatività con operatori sempre più esperti e con setup sempre più sofisticati e performanti. La nostra esperienza a Dosso Alto, situato a circa 1700mt /slm, ci ha insegnato molto sul fronte del noise. La facilità di gestire il pile up in situazioni estreme e le stazioni QRP con i loro segnali esigui soprattutto in 40m ma anche sulle altre bande basse dove non tutti si possono permettere antenne performanti per mancanza di spazio e altezze adeguate. Purtroppo Dosso Alto è una location critica da gestire in condizioni di portabilità nei mesi invernali.
Nella confortevole e carina location del B&B Al Tramonto in quel di Lagusello (MN), ridente località (nebbia permettendo) situata fra Valeggio sul Mincio e quasi annegata dalle collinette di Monzambano che guardano il pastellato e copioso paesaggio padano, per l’occasione un po’ disturbata dal maltempo, si è consumato uno fra i più belli week end della storia della radio. L’atmosfera era tipica ed eccitante dei fari e altre location che abbiamo attivato. Ci è mancato un po’ Luca IU3BXI, la nostra mascotte, assenza giustificata per una influenza con forte febbre, di quelle che nemmeno i cavalli la prendono. Come sempre trovarsi insieme in queste occasioni è qualcosa di indescrivibile, oserei dire magico per chi non ci ha provato almeno una volta. Dal tecnico al “cibiota”, dal meccanico al cuoco, tutto deve funzionare in sintonia altrimenti si sta a casa a lottare con le proprie frustrazioni quotidiane. Una sorta di ritiro spirituale per i seguaci di Marconi. Un’evasione dalla quotidianità stressante e concedersi momenti di sanità mentale attraverso l’uso della radio. Ognuno addetto ai propri compiti, assegnati dal team manager sulla base di esperienze e livello di operatività, ma sempre pronti nei momenti topici a mettersi in gioco. Al sacrifico, a volte smisurato, di dare ognuno il proprio contributo. Fissare obbiettivi da raggiungere e programmare scelte tecniche, prima durante e dopo il periodo del contest, fa crescere l’adrenalina, la concentrazione e consolida il rapporto sociale all’interno del team.
Tutto questo lo si è visto in occasione del CQBBI 2016 con il team IK3JBP/2 composto da:IK3JBP,IK3SCB,IW3ICK,IZ3JKI,I3JRF,IK3IUL e I3VJW.
La cucina, come suol dirsi, ha fatto la parte del leone. Diciamo a pari passo dei nostri test con le antenne e radio per non sminuire il lavoro fatto sotto la pioggia battente e tutto il resto, ma con la differenza che il risultato nell’immediato è più gustoso e palpabile che attendere le classifiche ufficiali del contest fra qualche mese. Grazie al cuoco del team Roberto in arte IZ3JKI, masterchef del binomio Radio & Cucina e il cambusiere Mauro in arte IK3SCB, non più porzioni pediatriche ma vassoi di spaghetti allo scoglio, un mare di pearà con 1 cotechino a testa, generosa offerta di Ampelio in arte IK3JBP e per finire l’insostituibile riso con tastasal della bassa veronese riproposto in versione barricata con ottimo cabernet di annata del tecnico Flavio in arte I3JRF. Dessert “pret a porté” alias da ipermercato, visto che Luca (assente) non ha portato la mitica torta della mamma. Intendiamoci, il tutto scientificamente dosato nei 3 pasti principali del week end. Tutto rigorosamente calibrato anche nelle razioni doppie e triple. Ottimo vino per le gole torturate dal pile up e dalla delizia dei piatti consumati. Qualità da someliere e quantità garantita anche per le gole profonde. L’immancabile grappa (di Flavio) per emarginare le ferite del corpo e dello spirito e ottimo amaro artigianale per cornuti.
Al raggiungimento del milione di punti un brindisi storico indimenticabile quanto doveroso per l’impegno fino a quel momento profuso. Qualche lacrima di gioia inchiodata appena sotto le ciglia inferiori, abbracci e strette di mano, qualche manina morta e via in radio a riprendere il CQ lasciato volutamente in “RPTON” sul Qartest del mitico Paolo, per non perdere la priorità sulla frequenza di chiamata. Altri 200 mila punti da li alla fine. Caspità che fatica a trovare un corridoio libero in radio.
Eravamo collegati al server: CQCONTEST.NET ma erano troppo poche le stazioni collegate e di conseguenza non c’è stata quella rincorsa al miglior punteggio “on the road” che speravamo. In compenso le telefonate con i nostri amici della sezione per sbirciare qualche news sull’andamento dei rispettivi punteggi, i menu gastronomici preparati dalle rispettive cucine ci hanno stimolato non poco. Complimenti agli amici e soci che hanno operato da IQ3VO per averci superato nel punteggio seppure di pochi punti perchè non era facile superare un team agguerrito come il nostro. Staremo a vedere cosa succederà nella classifica ufficiale con le penalità che verranno applicate perchè non ci arrendiamo facilmente. Mal che vada ci riproveremo ancora perchè ci saranno altri test interessanti sulle antenne da effettuare.
Colgo l’occasione per ringraziare i “cibioti” del team perchè senza di loro questa esperienza non sarebbe stata possibile. Della pazienza e tempo che hanno dedicato a sopportarmi quando la teoria non combaciava con la pratica o quando in contest si faceva 1 qso ogni 10 minuti.
Ci attende a fine Aprile la dxpedition sull’isola del Giglio in Toscana con il call speciale: IA5J e con i test che abbiamo effettuato nel 2015 possiamo già imballare le antenne per le HF e preparare il setup per i 6m alla ricerca del DX estremo e collegare più stazioni possibili in HF sia in CW-SSB e modi digitali. Al prossimo Contest.
73 – Walter I3VJW